MORI, VACIS MORINI: TRE PUNTI DI VISTA A CONFRONTO
Una conversazione particolare e tre punti di vista sui temi della parità e del protagonismo femminile, quelli del direttore artistico dei Teatri di Reggio Emilia Gabriele Vacis, dell’assessore alla cultura del Comune di Quattro Castella Danilo Morini e della consigliera Roberta Mori in qualità di presidente della Commissione regionale Parità e promotrice della ‘legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere’ 6/2014. L’incontro, promosso dal Rotary Club reggiano e introdotto dalla presidente Daniela Spallanzani, si è svolto giovedì 20 aprile presso la Sala del Capitano del Popolo all’hotel Posta di Reggio Emilia, alla presenza di un folto pubblico tra cui la presidente di Soroptimis Olga Pattacini, Deanna Ferretti Veroni presidente di CuraRe onlus, Fabio Storchi Presidente di Federmeccanica e numerose altre personalità. Il prefetto Raffaele Ruberto ha inviato un applaudito messaggio di saluto.
La conversazione ha esplorato i temi del lavoro, della salute e del potere partendo dall’attualità delle statistiche, che consegnano un quadro di forte divario tra donne e uomini italiani. Basti citare l’occupazione femminile ferma al 47% dove in Europa supera il 60, la disparità salariale e di reddito che va dal 20% di media nel lavoro dipendente sino al 50% in meno per le donne libere professioniste, una rappresentanza politica ed elettiva ancora lontana dalla democrazia paritaria se si pensa che le Sindache italiane sono il 14,1% dei primi cittadini.
E poi la violenza, con 1.740 donne vittime di femminicidio in Italia dal 2006 al 2016, di cui 1.251 (il 71,9%) sono state uccise in famiglia. Una violenza che, hanno sottolineato i relatori, si configura quale elemento persistente di una sopraffazione maschile storica, arrivata sino a noi in quanto veicolata da potenti, diffusi, radicati stereotipi culturali.
L’evocazione della figura di Matilde di Canossa ha invece evidenziato un profilo esemplare di donna di potere, che ha segnato positivamente la Storia e il territorio reggiano con una matrice originale che è ancora in parte da scoprire. Così la lettura di un passo della Fenicie di Euripide ha messo in rilievo la figura di Giocasta che, nella dimensione dialettica della tragedia e nella mediazione che tenta tra i figli in guerra tra loro, esprime un ruolo forte con concetti contemporanei. Il filo conduttore è uno solo: l’emancipazione della società si realizza attraverso l’emancipazione femminile. La riflessione si è conclusa con una disamina degli strumenti concreti messi in campo dalla Regione Emilia-Romagna per l’empowerment femminile e la prevenzione della violenza di genere. Apprezzata in particolare la strategia del Piano regionale contro la violenza, che è stata illustrata dalla presidente Mori: un milione di euro messo a bando ogni anno, a finanziare progetti di sostegno e buone pratiche educative e culturali realizzate da associazioni e Comuni di tutto il territorio.