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La nuova dimensione Mediopadana: protagonisti a confronto oggi

La nuova dimensione Mediopadana: protagonisti a confronto oggi

La nuova dimensione Mediopadana:

la prospettiva di un territorio in una logica di area vasta.

I protagonisti dei territori di Mantova, Modena, Reggio Emilia e Parma a confronto

Riccardo Ferretti, pro rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nonché presidente del Rotary Club Reggio Emilia, ha aperto i lavori del convegno che si è tenuto, giovedì 20 novembre scorso, presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dal titolo “La nuova dimensione Mediopadana. La prospettiva di un territorio in una logica di area vasta”.

“Il successo di un territorio è dato dalla sua capacità di essere attrattivo e competitivo – ha spiegato Ferretti – ma su quale scala territoriale deve competere?” Questa la sollecitazione da cui è iniziato il confronto fra i relatori rappresentanti dei territori di Mantova, Modena, Reggio Emilia e Parma, ampliato dall’analisi e dalla spiegazione tecnica delle pianificazioni territoriali che si sono succedute negli ultimi decenni nei territori della nostra pianura fornita sapientemente dall’ingegner Lauro Sacchetti, che ha sottolineato i punti di forza del nostro territorio, “tra cui la Stazione Mediopadana che rappresenta un grande vantaggio competitivo”.

“Ma dovremo abituarci a processi di cambiamento continui – ha sottolineato il sociologo e presidente dell’Aaster, Aldo Bonomi – è finita infatti l’epoca dei distretti produttivi che hanno lasciato il posto alle piattaforme produttive territoriali in cui le infrastrutture, la finanza, le internet company, le reti, l’immigrazione sono i nuovi flussi di riaggregazione del territorio. Per questo i soggetti istituzionali si devono unire per diventare gli attori di questo cambiamento e solo dalla loro capacità di modernizzarsi e fare un salto di qualità dipenderà il successo dell’area Mediopadana”.

A seguire, la tavola rotonda, coordinata dal direttore della Gazzetta di Reggio, dottor Paolo Cagnan, ha visto il confronto tra il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, il presidente di Unindustria Reggio Emilia, architetto Mauro Severi, e il segretario generale della Camera di Commercio di Parma, Alberto Egaddi.

“Non esistono più le capitali – ha esordito l’architetto Mauro Severi – per questo è necessario costruire nuove alleanze in grado di creare nuove opportunità di sviluppo”.

Seguito dal sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi che anzi ha ribadito che “dobbiamo fare uno sforzo per superare la logica della competizione e abbracciare la logica della collaborazione tra i territori, finalizzata al miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti ed alla costituzione di un asse forte che metta a sistema questo ambito territoriale istituzionalmente ed economicamente molto forte su scala europea. Senza dimenticare però – ha puntualizzato il sindaco Vecchi – che al centro dei territori, motori di sviluppo, c’è un sistema di relazioni e di legami sociali che tengono unite le nostre comunità”.

In questo momento a livello nazionale le Camere di Commercio stanno già lavorando per il loro accorpamento – ha aggiunto il segretario generale della Camera di Commercio di Parma, Alberto Egaddi – così come in Emilia Romagna”. L’intervento del sindaco di Carpi, Alberto Bellelli ha portato a sintesi tutto ciò che era stato evidenziato dai relatori precedenti sottolineando la necessità di rilanciare alcuni forti elementi identitari che caratterizzano il nostro territorio: “la qualità della vita e del welfare non possono essere messi a rischio, ma per mantenerli occorrono strategie comuni e investimenti forti. Le unioni dei Comuni sono un esempio di come sia possibile ragionare insieme su un piano di sviluppo nuovo del territorio”.