Se la situazione economico finanziaria dell’Italia non è in buone condizioni, rincuoriamoci perché quella delle società di calcio lo è ancora meno.
E’ il quadro desolante che è emerso all’incontro, organizzato dal Rotary Club Reggio Emilia, al Circolo Tennis di Canali, che ha affrontato il tema spinoso dei conti delle società di calcio analizzati dal professore Cesare Bisoni – ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, presidente di Co.Vi.So.C. e della Commissione di primo grado licenze Uefa presso la Federazione italiana giuoco calcio – e commentati da Carlo Rossi, presidente e amministratore delegato di US Sassuolo Calcio.
In platea, tra i tanti appassionati rotariani dello sport nazionale più praticato, anche il patron della Reggiana, Alessandro Barilli, accompagnato da Ivano Vacondio, imprenditore ed ex allenatore della Bagnolese da sempre vicino alla squadra granata.
“Negli ultimi 10 anni – ha esordito il professor Bisoni – 99 società di calcio non sono state ammesse ai campionati professionistici a causa di forti squilibri economici finanziari. Solo nell’ultima stagione 2013-4, ben 7 società non sono state ammesse al campionato di serie A. Dal 1985 ad oggi, oltre 10 società di serie A hanno avuto bisogno di effettuare una ricapitalizzazione per oltre 3 miliardi di euro. Solo 16 società su 94 hanno riportato un utile”.
Dati sicuramente poco rassicuranti ma che trovano una immediata giustificazione se si analizzano i dati di bilancio delle società calcistiche e si vede che il costo del lavoro ha una incidenza di oltre il 75%. Una percentuale allarmante a cui un imprenditore cercherebbe di porre immediato rimedio, ma si sa che le logiche del calcio seguono altre strade e gli stipendi dei calciatori pare che non siano negoziabili.
Al professor Bisoni hanno fatto eco Alessandro Barilli e Ivano Vacondio, che hanno riportato le loro esperienze di amministratori sempre alle prese con i difficili equilibri di bilancio e la consapevolezza realistica di non riuscire mai a raggiungere numeri in attivo.
Più incoraggiante la voce di Carlo Rossi, agente di commercio della Mapei voluto alla guida del Sassuolo da Giorgio Squinzi, il quale da giovane aveva militato nelle file del Milan, ha spiegato che “è sicuramente difficile seguire certi parametri, ma con una gestione particolarmente oculata e investimenti sui giovani dei vivai è ancora possibile mantenere i conti in ordine”.
Un messaggio di speranza che riporta tutti noi a una dimensione di normalità e restituisce al mondo del calcio il ruolo che dovrebbe avere.
Fonte: Gazzetta di Reggio