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Alberto Pizzi presenta “Italian Chapel di Lamb Holm”

Alberto Pizzi presenta “Italian Chapel di Lamb Holm”

Giovedì 23 aprile, Alberto Pizzi, Socio del R.C. Salsomaggiore, di cui è stato Presidente nell’anno rotariano 2007-2008, e successivamente assistente del Governatore , introdotto dal nostro Socio Franco Mazza, ha presentano una bella pagina di storia italiana, svoltasi in terra scozzese durante il secondo conflitto mondiale: “L’Italian Chapel, ovvero il miracolo di Lamb Holm, la storia dei prigionieri di guerra italiani nelle isole Orcadi”.
Italian Chapel è il nome dato ad una cappella costruita sull’isoletta di Lamb Holm, nelle Orcadi, in Scozia, ad opera di prigionieri di guerra italiani catturati in Africa durante la Seconda guerra mondiale.

Il 13 ottobre 1939, l’U47 tedesco U-boat, al comando del tenente Gunther Prien, scivolò inosservato in Scapa Flow, lanciando un siluro contro la corazzata HMS Royal Oak che era ormeggiata all’ancora nella baia : in pochi minuti l’enorme nave affondò con la perdita di 833 marinai dell’equipaggio, mentre il sottomarino scivolava via inosservato .
L’enorme perdita di vite umane evidenziò le gravi carenze delle difese di Scapa Flow e richiese una difesa più sostanziale del porto navale. Nel marzo 1940 Winston Churchill approvò la costruzione di ‘strade rialzate’ per collegare le isole a sud di Orkney, chiudendo in tal modo gli approcci orientali.
Il lavoro appena iniziato evidenziò una carenza di manodopera locale, che causava gravi ritardi, per cui all’inizio del 1942 i prigionieri di guerra italiani furono impiegati per i lavori di quel grande progetto e furono realizzati numerosi campi per ospitarli.
Nel settembre del 1943, quando l’Italia si arrese agli alleati , gli operai ebbero più libertà e furono retribuiti adeguatamente per il loro lavoro.

Gli ex prigionieri di guerra chiesero di poter disporre di un adeguato luogo di culto e con l’aiuto di Padre Giacobazzi e Domenico Chiocchetti, convinsero l’allora comandante del campo, il maggiore TP Buckland, ad autorizzare la costruzione di una cappella a Lamb Holm.
La cappella fu costruita dall’unione di due baracche Nissen. L’interno fu rivestito con cartongesso e l’altare e le balaustre furono costruite con il calcestruzzo usato per le Churchill Barriers.
La maggior parte delle decorazioni interne fu opera di Domenico Chiocchetti di Moena che, per completare la cappella, rimase sull’isola anche dopo il rilascio dei suoi compagni, avvenuto poco prima della fine della guerra. Giuseppe Palumbi di Morro d’Oro, abile artigiano del ferro, eseguì invece in ferro battuto l’imponente cancellata divisoria dell’abside e le lampade del soffitto, un lavoro che durò quattro mesi.

Domenico Chiocchetti iniziò a lavorare su quel progetto, che poi è stato ampiamente riconosciuto come un vero capolavoro, considerate anche le restrizioni di tempo e la scarsa disponibilità di materiali. L’interno della Cappella fu arricchita di affreschi di figure angeliche, vetrate decorate ed una pala d’altare raffigurante la Madonna col Bambino circondata da cherubini.
Chiocchetti tornò a Lamb Holm nel 1958 per partecipare al restauro della cappella e poi nel 1964 e nel 1992, con altri ex-prigionieri, per celebrare il cinquantenario del loro arrivo sull’isola.Morì nel 1999.
La cappella, ritenuta unanimemente vera opera d’arte, è divenuta un’attrazione turistica che accoglie oltre 100.000 visitatori ogni anno.